Centro Antico

Centro Antico è il primo della collana di volumi di "Napoli. Atlante della Città Storica".
 

Fronte copertina Atlante I Volume - Centro Antico

In 54 capitoli il volume Centro Antico descrive in modo ordinato e sistematico, minuziosamente e senza pregiudizi, la formazione della città fondata dai Greci, attraverso le successive trasformazioni nelle epoche romana, ducale, angioina, aragonese, vicereale, borbonica, fino alle vicende di fine Ottocento e del Novecento.

Oggetto della trattazione è innanzitutto la storia e la forma delle parti, per poi analizzare con intento di completezza i singoli edifici ed i monumenti, affermando relazioni e autonomie tra valori individuali e collettivi. Cerca corrispondenze tra la vitalità di Napoli, città abitata, e la "forma urbis"; racconta di un impianto che è rimasto per 2.500 anni uguale a se stesso, pur cambiando sempre: "una bella città non può che diventare più bella".

Gli isolati stretti e allungati dell'impianto greco, i grandi monasteri, i palazzi del Rinascimento; ma anche le mura e le importanti trasformazioni dell'Ottocento, via Bellini, via Duomo, via Cirillo ...

È la città dove l'architettura è senza dubbio costruzione artificiale, la natura è lontana, e all'improvviso ti sorprende nei chiostri. Nella parte di città più conosciuta, S. Chiara - S. Gregorio - Spaccanapoli - via Tribunali, c'è ancora molto da scoprire: i numerosi e sconosciuti palazzi del Quattrocento, il Palazzo Avellino sviluppatosi nel monastero di S. Potito, tratti di mura e torri aragonesi nelle case di via Cesare Rosaroll. La città esprime la persistenza della sua forma in un continuo divenire; la bellezza individuale delle architetture qui si confonde con la bellezza della città.